lunedì 30 aprile 2012

Esprimo un Desiderio senza Monete da Gettare.




Vorrei che il caso si manifestasse e, a colpi di katana e mosse di kung fu, stendesse il destino.
Da quando raggiunsi l'età della "maturità" presi il vizio di ripetere a me stessa, in ogni legittima occasione, che il caso non esiste. Paradossale quanto l'età della maturità coincida precisamente con la caduta nell'immaturità.


Comunemente son le belle ma povere bimbe da capelli grano et occhi cielo, costrette a servire e subire soprusi quali insulti et umiliazioni varie, a credere nel destino, non le corrispondenti brutte et arcigne sorellastre da piedi grandi et nasi a patata.
Sicché vuol dire che v'è qualcosa di sbagliato nella mia percezione della realtà. O nella trasposizione delle favole.


Vorrei poi assistere ad un enorme tracollo esistenziale del destino-o-fato, per la serie sogno o son desto? dunque non esisto?, mentre il sangue gli cola dal naso e il cuore si sfalda in millimetri.
Vorrei, perché finalmente imparerei a ridere di gusto, non più di cinismo, sarcasmo, tristezza o a causa di considerazioni quali il caso non esiste.