Vorrei che il caso si manifestasse e, a colpi di katana e mosse di kung fu, stendesse il destino.
Da quando raggiunsi l'età della "maturità" presi il vizio di ripetere a me stessa, in ogni legittima occasione, che il caso non esiste
Comunemente son le belle ma povere bimbe da capelli grano et occhi cielo, costrette a servire e subire soprusi quali insulti et umiliazioni varie, a credere nel destino, non le corrispondenti brutte et arcigne sorellastre da piedi grandi et nasi a patata.
Sicché vuol dire che v'è qualcosa di sbagliato nella mia percezione della realtà. O nella trasposizione delle favole.
Vorrei poi assistere ad un enorme tracollo esistenziale del destino-o-fato, per la serie sogno o son desto? dunque non esisto?
Vorrei, perché finalmente imparerei a ridere di gusto, non più di cinismo, sarcasmo, tristezza o a causa di considerazioni quali il caso non esiste.