Non so di preciso se l'orgasmo ci sia stato davvero o se sia stata solo una questione di percezioni, però è stato strano e indefinibile. Non ho potuto avere riscontri mutandeschi in quanto in questo periodo sono in pieno ciclo mestruale e quindi assorbente bla bla e immagini che non voglio ricreare per i miei cari (esistono?) lettori.
Vabbè.
Perché, papà, perché mi hai dato le tue labbra piccole col taglio all'ingiù triste triste e i tuoi polpacci grossi? Non potevi darmi gli occhi verdi e le lentiggini? Lori mi ha dato solo le sue cose più belle, il collo le tette la risata tanta e sempre, tu invece le peggiori, perché?
Eppoi.
(Che vergogna).
Comunque.
Lo sai che ti odio, vero? Sarà che odio me e questa incapacità di scrivere in maniera, non dico decente ma quanto meno comprensibile. Cambio i soggetti ogni 3x2 e non si capisce con chi parlo né perché e né cosa stia tentando di dire. Avevo scritto tentanto anziché tentando. E ho sbagliato di nuovo prima nel ripetere la suddetta parola. D'ora in poi sarà nella lista di quelle difficili e odiose.
Tu invece sei la più cara, la più grande, la più subiscilagne tra le mie amiche, chissà se hai visto prima: 1 ora e 2 minuti di telefonata, come sono patetica.
Però tu quell'ora e due te la fai con me, nonostante la noia e le chiamate in attesa. Sei grande. Io son piccina ma faccio il vocione, le solite scenette virtuose che non ci crede nessuno ma proprio nessuno.
Quindi grazie.
Eppoi aspetto coi capelli bagnati e il sangue che cola e se potessi dormirei ancora, ma l'ho già fatto tutt'oggi per l'angoscia e il rammarico, sicché è ora di smettere che mi faccio davvero schifo pesante proprio oggi.
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