giovedì 10 novembre 2011

Con Calma.




Non faccio altro che aspettare che il tempo passi nella speranza che passi anche tu.


lunedì 19 settembre 2011

Niente.

Oggi mi è successa una cosa strana che nessuno mi ha mai raccontato sia successa anche a lui/lei e quindi non so nemmeno se sia possibile: ho avuto un orgasmo dormendo. Cioè, dormivo a fondo a fondo e ho provato la sensazione di un orgasmo eppure dormivo e non mi masturbavo e quindi direi che le possibilità non possono che essere: qualcuno mi ha fatto provare un orgasmo mentre dormivo ma è improbabile visto che al risveglio mi son ritrovata a pancia in giù e braccia in sù, OPPURE il mio cervello ha ricreato la sensazione data dall'orgasmo nel sogno illudendomi che lo stessi davvero provando e boh.
Non so di preciso se l'orgasmo ci sia stato davvero o se sia stata solo una questione di percezioni, però è stato strano e indefinibile. Non ho potuto avere riscontri mutandeschi in quanto in questo periodo sono in pieno ciclo mestruale e quindi assorbente bla bla e immagini che non voglio ricreare per i miei cari (esistono?) lettori.

Vabbè.

Perché, papà, perché mi hai dato le tue labbra piccole col taglio all'ingiù triste triste e i tuoi polpacci grossi? Non potevi darmi gli occhi verdi e le lentiggini? Lori mi ha dato solo le sue cose più belle, il collo le tette la risata tanta e sempre, tu invece le peggiori, perché?

Eppoi.

(Che vergogna).

Comunque.

Lo sai che ti odio, vero? Sarà che odio me e questa incapacità di scrivere in maniera, non dico decente ma quanto meno comprensibile. Cambio i soggetti ogni 3x2 e non si capisce con chi parlo né perché e né cosa stia tentando di dire. Avevo scritto tentanto anziché tentando. E ho sbagliato di nuovo prima nel ripetere la suddetta parola. D'ora in poi sarà nella lista di quelle difficili e odiose.

Tu invece sei la più cara, la più grande, la più subiscilagne tra le mie amiche, chissà se hai visto prima: 1 ora e 2 minuti di telefonata, come sono patetica.
Però tu quell'ora e due te la fai con me, nonostante la noia e le chiamate in attesa. Sei grande. Io son piccina ma faccio il vocione, le solite scenette virtuose che non ci crede nessuno ma proprio nessuno.

Quindi grazie.

Eppoi aspetto coi capelli bagnati e il sangue che cola e se potessi dormirei ancora, ma l'ho già fatto tutt'oggi per l'angoscia e il rammarico, sicché è ora di smettere che mi faccio davvero schifo pesante proprio oggi.

domenica 21 agosto 2011

Sono Io ma non Vorrei.



14/03/11


Non ho mai creato nulla, solo distrutto.
Vedo ogni tot donne splendide, ma anziché ammirarle spesso mi ritrovo ad invidiarle e non mi piace. Non mi piace scoprirmi tanto infima.
La verità è che vivo di rassicurazioni e conferme perenni, nonostante ciò che pensi tu, che probabilmente di me hai comunque capito molto più di quanto abbia capito io di te.
Non posso sopportare i ruoli della comparsa, non sono fatti per me.
Ma una prima donna non sarà nemmeno mai una protagonista.
Potrei pensare di dedicarmi alla regia, il controllo e il potere mi han sempre donato vigore. Sarò una regista riciclata per incapacità di recitazione da palcoscenico.
Eddire che son così tanto piena di me. Parlo di me, penso per me, agisco per me, sono una fottuta egocentrica che non ha capito ancora bene di quanto tutti in realtà ridano della sua piccolezza.
Mi trovo ogni giorno peggiore, pian piano più vuota scontata noiosa patetica. Eppure agisco sempre da leonessa capo branco. Ridicola.
Avrei cosìttanta voglia di sbattere la testa contro un punzone di ferro.
Sono estremamente disgustata dal mio ego, le batoste non son state mai abbastanza forti da smorzarlo.
Ci vuole qualcuno che mi chiarisca bene quanto faccia schifo e valga poco, finché son io da sola a dirmelo ci vorrà lo stesso tempo di una sorsata d'acqua ad assolvermi.

10/05/11

La diffusione di emozioni ha senso nel momento in cui le stesse prolificano.
Rabbia, Angoscia, Paura et Dolo.
La sola via di fuga è il letto, da laggiù ogni cosa giunge prima.

08/06/11


Ho ricominciato da poco a prendere la pillola anticoncezionale, tutti i giorni intorno alle 14. Una mia amica era perplessa riguardo l'orario "così devi portartela sempre dietro". Ebbene, le 14 è l'ora perfetta. Al 99% so che ogni giorno dovrei essere sveglia in quel lasso di tempo, e, soprattutto, tendenzialmente potrei non essere sbronza perché i postumi dovrebbero già essersi conclusi. Il fatto è che dalle 18 in poi il rischio sbronza è sempre in agguato, e la sbronza di norma si protrae almeno fino alle 3, 4, 5, 6 del mattino con conseguenti postumi. Tra le 14 e le 15 il rischio è molto basso.

30/06/11

Di nuovo a chiedermi cosa stia facendo, chi stia inseguendo, per cosa stia lottando. Correrei via se ne avessi la forza, oramai mi muovo solo più in bici eppure e le mie chiappe son sempre più pesanti.
Non ho voglia di pensare se sia vero, so già come stanno le cose.
Non andremo da nessuna parte, lo sappiamo entrambi. Mi chiedo solo cosa ci provi nel mentirmi, quando ogni tua parola non corrisponde a mezza delle tue azioni.

17/08/11

Ho sempre mal sopportato le persone fissate su una cosa, quelle che pensano parlano guardano fanno solo quella.
Al tempo stesso non mi sono mai piaciute le persone che non hanno un interesse reale, qualcosa che le contraddistingua come pensiero stile di vita divertimento passione, di quelli che ti condizionano la vita intera.

Nell'identico modo ho sempre amato "prendere in giro" le persone che hanno il profilo pubblico su facebook, eppure al contempo le ringrazio d'esistere per tutte le noie vinte da ore passate a stalkerare su di esse, da vera persona orribile quale so bene essere spesso.

Eppure più passa il tempo e meno cose vorrei sapere. Ogni persona è un mondo che può intrecciare e disintegrare il proprio.

Da qualche tempo ho iniziato ad assumere droga, inconsapevolmente. Eppure lo so perché ne soffro tutti i sintomi, specialmente astinenza e depressione causate da.

Odio il mio tremendo vizio di iniziare i discorsi con "ho sempre", ma sto per farlo nuovamente.
Ho sempre odiato descrivermi vulnerabile, perché ho sempre creduto di non esserlo.
Ora, questa droga mi rende tale, ed io non posso e non voglio sopportarlo.
Mi piace avere una fissa che mi condizioni la vita, ma odio esserne dipendente.
"I am mine", canta Eddie, e amavo cantarla con lui in casa da sola. Eppure.

Il problema della droga, oltre ai costi e gli evidenti effetti, è l'unilateralità del rapporto con la stessa. Sono un'asciughina, qualcuno mi chiuda in comunità.


martedì 26 luglio 2011

Cerco Cose che non Voglio Trovare.


Da qui è tutto rovesciato: una casa non mia, oggetti non miei, ricordi non miei.
Non ho ancora smesso di stupirmi della potenza delle prospettive, basta un attimo: sono tra le tue braccia, nei tuoi occhi, e sei ciò che voglio; poi la tua voce nel telefono, e sento le pause i ciao l'imbarazzo i tuoi occhi che chissà dove guardano; di nuovo diverso, sei in una foto, non ti conosco, scorgo sorrisi che non paiono i tuoi, espressioni che ricordavo diverse, chissà cosa stai dicendo; adesso invece leggo le tue parole, quelle che non rivolgi a me, e non capisco davvero se ho capito chi sei, e non capisco davvero se dire ti amo serva a qualcosa.
Fuggire via subito, non darti la possibilità di farmi più male, smettere di crederti. Ho così tanta vergogna che non ne parlerò con nessuno, scriverò qualche finto pensiero e me lo farò bastare.
Mi hai lasciato le chiavi per non permettermi di scappare, ma non sono sicura che sia ciò che vuoi, e nemmeno che sia ciò che voglio io.
L'unico modo per dimenticare alle volte è morire, esistono tanti tipi di morte.
Ho scoperto che almeno su una cosa non hai mentito. La terrò per me. Non sto meglio.
Penso a tutto ciò che ho calpestato perché ho creduto non andasse bene, quando forse la noia talvolta è la cosa migliore. Migliore dell'angoscia, migliore della paura, migliore dei ricordi.
Non so dove stia trovando la forza di stare ferma davanti a questo computer che mi spaventa come nient'altro prima.
Tutto è cambiato, è bastato un attimo, prospettive. Tu non sei ciò che credo, non sei niente, sei una macchietta, sei un personaggio.
Ed io ti ho amato così tanto che non sopporto di poterti odiare. Non credo a nulla di ciò che dici, non ci crederò mai più. Eppure rimango ferma qui e non so cosa pensare.
La paura si prova quando pensi ai tuoi genitori che prima o poi non ci saranno più, la paura si prova quando sei solo in casa di notte al buio e non riesci a dormire e un rumore ti fa sussultare, la paura si prova quando fai una cazzata e sai che stai per essere scoperto.
La paura si prova quando un chiodo fisso ti distrugge il cervello e sai che ti farà fare cose che ti fanno paura, tipo morire.


martedì 19 luglio 2011

Poche Inutili Certezze.



Non so essere triste.
Le persone gentili indossano New Balance.
L'utilità dei bambini si riduce alla loro grande capacità di rompere i coglioni.
La bellezza del cielo non annoia mai, per quanto ordinaria sia.
Le storie finiscono e si va avanti, e un po' fa bene e un po' fa male.
Organizzeremo cene per il resto della nostra vita, a tema.
Il cancro non avrà mai una cura e spero che tocchi a me in famiglia.
La mamma sarà sempre la mamma.
Mai illudersi di poter imparare a guidare col proprio padre.
Le donne sono tutte delle gran porche, basta saperle mettere a proprio agio.
La gelosia è peggio dei finocchi cotti, ma è fissa nel menù.
I soldi non bastano proprio mai.
Gli uomini non hanno amiche, al massimo si può parlare di conoscenti femminili che avrebbero voluto scoparsi/si sono scopati.
Non credo potrei mai essere magra. E comunque meglio abbondare che deficere.
L'attrazione sessuale è il motore più potente al mondo.
Gli odori vanno necessariamente associati a qualcosa per poter esistere.
Continueremo a scrivere canzoni dedicandole a qualcuno.
I cani saranno sempre meglio degli umani.
I libri letti non saranno mai abbastanza per poter valutare qualcosa in maniera totalmente razionale e distaccata.
Solo chi ha vissuto con un animale può capire cosa voglia dire perderlo.
Il mio colore preferito sarà sempre il rosso.


martedì 12 luglio 2011

A Proposito di Persone.



Ci sono così tanti giochi di e(sse)quilibrio da schivare o recuperare in ogni istante che mi vien voglia di gettare la spugna e star ferma a guardare.

Tanti piccoli bottoni, ognuno da ricucire al maglione giusto, e, non so bene come, sono ancora in grado di ricostruire le accoppiate corrette: anche se diversi grigi, capisco bene con quale grigio vadano appaiati.
Mi sto pizzicando le braccia per capire se provo ancora dolore o se sono già nella folla in basso, a osservare qualche mago dei contrappesi che volteggia con naturalezza su quel filo così sottile e fragile. Il cuore implora pietà.
Ho la faccia rovinata dalle domande, tra pustole e herpes vari. C'è stato un tempo in cui il mio vanto maggiore era la pelle; l'altro ieri, ieri e oggi ho iniziato a credere che da qui alle prime rughe il salto è breve. Sarà indolore, ci son passati tutti prima o dopo, tranne quelli che son riusciti a morire coi peli del culo a batuffoli.

Ho paura di questo rileggere quei vecchi pensieri da quei vecchi e abbandonati blog di quelle vecchie situazioni, ché tanto poi son sempre le stesse, e mi sembra di non far altro che ripetere la medesima vita ogni qual volta mi convinca di averne iniziata una diversa.
E sono stanca, stanca di così tante cose che saprei benissimo elencare, chilometri di parole e aggettivi e persone e idee, eppoi invece non è vero, ché quella lista è tanto corta che basterebbe una monetina a sostenerla, ché quella lista ha un'unica parola a comporla, ché quella parola è un nome che conosco da quando ho imparato a dire "ciao, io mi chiamo".

A proposito di persone mi accorgo ormai che la verità è che, alla fine, van bene tutti, chiunque potrebbe stare con chicchèssià; la verità è che, alla fine, qualunque persona ha qualcosa da dare che qualsiasi persona possa voler prendere; la verità è che, alla fine, le persone sono più belle che brutte, più interessanti che noiose, più diverse che uguali; la verità è che, alla fine, ci si incastra sempre in qualche modo, alle volte magari si dovrà solo sforzare un po' di più, mettere sotto l'acqua calda, aiutarsi con una pinza.

La realtà dei fatti è che tanto mancherà sempre qualcosa.

giovedì 2 giugno 2011

Uno Poco Raccomandabile.



Sarebbe divertente riportare ogni tua parola, rileggendole nemmeno io ci crederei.
In effetti è difficile anche solo pensare che sia stata la tua voce ad emettere quelle sillabe.
Ho voglia di credere a qualsiasi cosa mi possa aspettare da te, non m'importa delle inevitabili conseguenze.
Ascolterò ogni verso sussurrato ed ogni occhio chiuso, il tuo alito e il tuo buongiorno, i tuoi nei che si muovono e le lentiggini visibili al buio.
E mentre lo farò mi sentirò felice, come il cristallo, come il cotone.