lunedì 7 marzo 2011

Cosìppare.



Siete tutti così noiosi.
Siamo tutti così noiosi. E annoiati.

Vorrei ricordare per bene cosa voglia dire "amare".
Poi mi dico che non è così necessario.
Poi penso di saperlo benissimo.
E allora capisco che forse è superfluo.
Che avvolte basta volteggiare e pensare a sè, chiudere le orecchie tappando le pupille affondo.

Prima penso che ti amo, dopo penso che ti voglio, allora poi penso che ti amo e ti voglio, ma forse non vuol dire che sappia cosa voglia dire "amare".
Quindi direi che il problema non stia nel ricordarlo, quanto nel comprenderlo.

Vorrei sapere se sia così importante comprenderlo e soprattutto comprendere d'averlo compreso.
Pare sia il fine ultimo di tutti. Una moglie/marito, dei figli, un cane, una staffetta che duri anni e anni e anni, ti spossa mappoi puoi dire "l'ho fatto anch'io, sono uno di voi, abbiamo vinto".
Ma io voglio vincere?
Eppoi.. in quale categoria dovrei gareggiare?
Massoprattutto, perché?

Come sono noiosa. E annoiata.


2 commenti:

jaakob friedrich ha detto...

pensieri che condivido molto.

a me però verrebbe da pensare "l'ho fatto anche io, sono uno di voi, avete vinto".
come segno di disfatta.
tessera del partito.
famiglia.
che poi ha nel suo etimo il significato di "asserviti".
educati dalle pubblicità natalizie dei panettoni, abbiamo iniziato col desiderio fanciullesco di una calda famiglia che ci doni attenzioni dolci.
col passare degli anni non facciamo altro che raffigurarci di componente in componente.
fino ai premurosi nonni.

alè :)

ora capisco perché quando ero piccolo preferivo starsky e hutch ai robinson :P

iaia ha detto...

infatti è proprio un tono rassegnato di disfatta il mio, totale direi.
tranquillo, viaggiamo su simili lunghezze d'onda.