lunedì 14 dicembre 2009

Ho Cercato.


di stilare una classifica delle cose che so fare.
Ne è uscito che son cose banali, comuni ai più, spesso scontate.
So di essere un genio nel qualunquismo smoderato, talvolta imbrocco qualche verità inarrivabile, e poi incespico nella stessa.
Ho scoperto di non essere in grado di ascoltare le persone, e so di per certo che ciò è dovuto alla mia boria inadeguata.
Una peculiarità me la concedo: come mi compiango io nessuno, ma proprio nessuno. So farlo alla maniera del "sòllappiùfforte però ci ho anche io gli attimi di debolezza", e questo non fa che rendermi una persona ancora più triste.
Nello scrivere ciò sto esemplificando la caratteristica di cui sopra, auto compatendomi come tanto amo fare.

Incontro da giorni odori che conosco ma non so più contestualizzare, associare alla persona/luogo di appartenenza. Fastidio estremo.

“Fidati, se ne accorgono tutti che lo sei.”, io no. [clangore di uomini che svengono al sol passaggio].

Ho sempre puntato decisamente troppo in alto, e, specialmente, l'ho sempre fatto con la presunzione di poter percorrere la via più facile per arrivarci.
Le scelte che “sono stata in grado” di compiere sono puntualmente le più semplici che possa attuare, almeno questo è ciò che credo nel momento. Le lacrime arrivano sempre dopo. Mi rincuoro pensando che tutto passa.

Ho diciannove anni da una vita e mezzo, mi chiedo quando cesseranno.
Ché poi son solo frammenti d'orgoglio che volano via.
Datemi fuoco, ché ormai è chiaro che con le acque chete non so creare contatti.


lunedì 12 ottobre 2009

Vuotume.


Non so se il problema stia nel fatto che non ho poi molto da dire o che passo troppo tempo a parlare e allora poi non so più scrivere, o chessò.
Però è triste, vedere tutti crescere e io che non cambio più.

Una volta era la mia più alta ambizione, restare ciò che sono, sempre.
Ora vorrei tanto essere un tizio che si accontenta e gode di ciò che ha, un caio ben voluto da tutti ma posseduto da nessuno, o, perché no, un sempronio che viva solo di ciò che ama senza dover rendere conto ad alcunché.

Nel cruccio, mi compro il subwoofer che mi fa godere senza pretendere niente in cambio.

Però non so farci nulla, ci son quei giorni che vanno così, un po' rimpiangi, un po' ami, un po' sei l'essere più inutile della terra, un po' credi che tutti pendano dalle tue labbra.. e buh, il mood è molto più che down e vorrei una di quelle belle ventate che rammentino che sto ancora girando.

Quindi me ne vado qui.

mercoledì 7 ottobre 2009

Va così.



Puntoevirgola, conosciuto anche come fermomanontroppo.

Blood on you . ... ....

Blood on you ..... ... .. ....

Blood on you... .. ... ..... .

Oggi ho visto il Fantozzi de' noiartri.
E la Madonna no eh! E, no eh! La Madonna no!, dice Lori.
Volteggio poi rido poi sospiro poi mi coccolo di pensieri poi ritrovo affetti in stand-by poi strimpello poi mi fermo nel tentativo di respirare poi mi manca tanto zia poi coloro e poi poso la mano su pelli di Calabria e riesco a rifiatare.

Hai trovato un po' di felicità in me? Lui si chiede questo.

Di questi giorni si esibirà Gianni Mannini in quel di piazza Galimberti, e questo è quanto.

lunedì 20 luglio 2009

E non c'è niente da capire.

Poi ogni tanto lacrimo un po', per le lotte andate a male e per le masse.
"Ed io non sono diverso, non poi così diverso."


lunedì 29 giugno 2009

Catene Alimentari a Caso aka Cane Mangia PesceCane. E Vice Versa.


Per ogni vita che muore una sta già nascendo. O rinascendo.
Scappa qualcuno, ricompare qualcun altro. Capitasti a fagiolo, dissi.

E forse non si può far altro che abbracciare in totale serenità, con arguta fiducia, accompagnati da forte freddezza e, al tempo stesso, immenso ardore, la verità delle verità delle verità non-plus-ultra iper-mega inattaccabile super-extra assoluta "è una giostra che va". Lion King docet.

In momenti più tetri esclamerei "trattasi di circolo vizioso".
Ma.
M'hanno insegnato a sorridere a 3 mesi, sbagliando tempistiche, mi sa. All along, as usual, forever and ever.

mercoledì 3 giugno 2009

Stay in Turin.


E poi vorrei capire perché si parli di crisi quando, ovunque mi giri, incrocio solo schiene e pance e braccia e natiche e facce abbronzate.
Tutti lì a raccontare dei loro weekend lunghi di grigliate nuotate montagnate termalate campeggiate alcolizzate e macchinate.
Andassero a fanculo le loro case vacanza e i loro nasi rossi del cazzo.

Io, ben che vada, sbuffo fino a starnutire sui soffioni dei campi coltivati di Pecetto. Abusivamente.

venerdì 29 maggio 2009

La blatta che sangue ha? Non c'è nessuno che lo sa.



Ieri scendevo in cantina, accompagnata da quello scrick scrack tipico loro. Ma forse era solo nella testa.
Il bianco gesso velenoso ai bordi del pavimento mi rendeva ancora più insicura: planeranno dai soffitti!
La blatta estiva è fastidiosamente fastidiosa. Lori ha dovuto mettere dei cosini inutili che puzzano anche un tot in giro per casa. Per allontanarle dice, ma tant'è.
Via Paoli la si attraversa per strada, ben lontani dai marciapiedi, onde evitare di emulare la sottoscritta in una portentosa figura di merda dell'estate passata.. scappare da una blatta è cosa ben ridicola.

Eppure il problema maggiore è dato dal fatto che durante la lieta stagione della blatta una giuovine donzella non può nemmeno più pisciare soddisfatta e serena per il prato del taluno parcogiochibimbiebimbe o della talaltra areaattrezzatapercanididrogatiodrogatiebasta, disturbata dal terrore di vedersene sgusciare una tutta zampettante e scricchiolante in mezzo ai piedi.



Quest'immagine, principalmente, ha sempre creato in me svarioni alquanto terrificanti, di parassiti in esplorazione di orifizi/tunnel segreti, of course.

Poi ci sono persone come le blatte. Ma quelle sono evergreen.